Per gruppi e scuole: info e prenotazioni 338 9336451.Dal mercoledì alla domenica con il biglietto di ingresso è possibile usufruire della visita guidata gratuita alla sezione "L'ultimo fascismo 1943-1945. La Repubblica Sociale Italiana" alle ore 11.00 o della visita guidata al resto della collezione permanente alle ore 15.00. I posti sono limitati a 20 persone a visita. Info e prenotazioni info@museodisalo.it 0365 20553

Mostre L’ultimo inverno. 1943–1945. Dalla Resistenza alla Liberazione

L’ultimo inverno. 1943–1945. Dalla Resistenza alla Liberazione

Dal 7 settembre 2025 al 6 gennaio 2026

MuSa


Il MuSa – Museo di Salò ospita la mostra “L’ultimo inverno. 1943–1945. Dalla Resistenza alla Liberazione”, curata da Rolando Anni e allestita dal 7 settembre 2025 al 6 gennaio 2026.

Si tratta di una coinvolgente esposizione che racconta attraverso immagini d’archivio, scatti inediti e contributi multimediali gli anni finali della guerra nel territorio bresciano e gardesano.

Le fotografie — provenienti da archivi pubblici e privati (Archivio della Resistenza bresciana e dell’Età Contemporanea, Fondazione Micheletti, Archivio Stagnoli, Archivio Zane, fondi familiari Boschi, Doregatti,  Michelini, Mombelli) — restituiscono scene di vita quotidiana, atti di coraggio e momenti drammatici, ma anche l’epopea collettiva di uomini e donne che tra neve, fame e rastrellamenti scelsero di dire no all’oppressione.

La mostra si configura dunque come un “archivio vivo della memoria”, capace di dare volto e concretezza a storie spesso rimaste senza voce. Centrale il lavoro di Angio Zane, giovane partigiano e futuro regista, autore di scatti straordinari come l’immagine delle impronte sulla neve, simbolo di fatica, speranza e malinconia.

Oltre alla documentazione delle azioni partigiane, particolare rilievo viene dato al ruolo delle donne, staffette e custodi della memoria, e alle comunità locali che offrirono sostegno e rifugio. Un intero capitolo iconografico è poi dedicato ai giorni della ritirata tedesca in Valle Sabbia, testimoniati dalle fotografie di Stefano Stagnoli.

“L’ultimo inverno” non è solo una mostra storica: è un invito al presente, a riflettere sul valore della democrazia e della libertà, che non sono conquiste definitive ma responsabilità da rinnovare. Le immagini non danno risposte semplici, ma stimolano interpretazioni ed emozioni, aiutando a passare dal “sapere” al “capire”.