Il MuSa – Museo di Salò ospita la mostra “L’ultimo inverno. 1943–1945. Dalla Resistenza alla Liberazione”, curata da Rolando Anni e allestita dal 7 settembre 2025 al 6 gennaio 2026.
Si tratta di una coinvolgente esposizione che racconta attraverso immagini d’archivio, scatti inediti e contributi multimediali gli anni finali della guerra nel territorio bresciano e gardesano.
Le fotografie — provenienti da archivi pubblici e privati (Archivio della Resistenza bresciana e dell’Età Contemporanea, Fondazione Micheletti, Archivio Stagnoli, Archivio Zane, fondi familiari Boschi, Doregatti, Michelini, Mombelli) — restituiscono scene di vita quotidiana, atti di coraggio e momenti drammatici, ma anche l’epopea collettiva di uomini e donne che tra neve, fame e rastrellamenti scelsero di dire no all’oppressione.
La mostra si configura dunque come un “archivio vivo della memoria”, capace di dare volto e concretezza a storie spesso rimaste senza voce. Centrale il lavoro di Angio Zane, giovane partigiano e futuro regista, autore di scatti straordinari come l’immagine delle impronte sulla neve, simbolo di fatica, speranza e malinconia.
Oltre alla documentazione delle azioni partigiane, particolare rilievo viene dato al ruolo delle donne, staffette e custodi della memoria, e alle comunità locali che offrirono sostegno e rifugio. Un intero capitolo iconografico è poi dedicato ai giorni della ritirata tedesca in Valle Sabbia, testimoniati dalle fotografie di Stefano Stagnoli.
“L’ultimo inverno” non è solo una mostra storica: è un invito al presente, a riflettere sul valore della democrazia e della libertà, che non sono conquiste definitive ma responsabilità da rinnovare. Le immagini non danno risposte semplici, ma stimolano interpretazioni ed emozioni, aiutando a passare dal “sapere” al “capire”.