Dal 25 al 28 luglio, l’11 e il 17 agosto visite guidate tenute da Elena Pala, storica e curatrice della nuova sezione del MuSa
Da martedì 25 a venerdì 28 luglio e nei giorni 11 e 17 agosto la nuova sezione del Musa di Salò “L’ultimo fascismo 1943-1945. La Repubblica sociale italiana” sarà visitabile con una guida speciale: ad accompagnare il pubblico alla scoperta del nuovo allestimento, inaugurato lo scorso 30 giugno, sarà la storica Elena Pala, docente dell’Università degli Studi di Milano e curatrice della sezione insieme a Roberto Chiarini, presidente del Centro Studi Rsi di Salò, e Giuseppe Parlato, professore dellʼUniversità degli Studi Internazionali di Roma.
L’esposizione, voluta dal Comune di Salò e dalla Fondazione Opera Pia Carità Laicale ed Istituto Lodroniano, e sostenuto anche da Regione Lombardia, affronta con profondità scientifica i principali aspetti storici dei 600 giorni della Rsi.
Due gli ambienti che compongono il percorso museale completamente rinnovato:
Il primo illustra gli antefatti, ossia il periodo che va dalla caduta di Mussolini (25 luglio del 1943) al sorgere della cosiddetta Repubblica di Salò (18 settembre 1943): in questo spazio vengono presentati i passaggi drammatici e convulsi che portano prima alla decisione del Gran Consiglio del fascismo di dimissionare il duce, e poi all’annuncio di Mussolini da Radio Monaco della nascita di un nuovo Stato fascista.
La seconda parte dell’esposizione affronta invece in modo sistematico la vicenda della Repubblica sociale italiana dalla sua istituzione alla caduta. Attraverso oggetti d’epoca e ricostruzioni multimediali sono illustrati innanzitutto i caratteri del nuovo Stato repubblicano che si insedia sulle sponde del Lago di Garda: dall’esercito di leva alle milizie di volontari, dalla socializzazione alla persecuzione razziale, dai rastrellamenti dei partigiani alle stragi di “ribelli” e civili. Un faro viene acceso poi sul calvario sofferto dagli italiani in questi seicento giorni: bombardamenti, lutti, sfollamenti, fame, mercato nero. L’ultima parte della mostra affronta il lascito della RSI nella prima Repubblica: mito per i nostalgici,
anti-mito per i democratici.
Oggetto di trattazione della sezione non è la vicenda dell’Italia al tempo della Rsi, ma segnatamente la pagina scritta dall’ultimo fascismo, resuscitato a Salò dopo l’8 settembre 1943. Sotto i riflettori sono finiti perciò in primis i progetti e i comportamenti assunti dagli epigoni del fascismo. Si è dato comunque spazio anche alle ripercussioni che sulla vita degli italiani ha avuto la loro azione politica e militare: le sofferenze, le violenze, i lutti patiti nel corso della lunga, feroce guerra civile che piagò l’Italia in quei diciotto mesi di passione.
L’immagine coordinata e grafica della sezione museale è stata curata da Studio Polo 1116 di Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli.
Il catalogo, edito dalla Compagnia della Stampa, Massetti Rodella Editori, è acquistabile al bookshop del MuSa di Salò e online. Clic qui per il catalogo
Info e orari delle visite guidate tenute da Elena Pala
25, 26, 27, 28 luglio
Dalle 14 alle 15 e dalle 15.10 alle 16.10
11 e 17 agosto con tre fasce orarie
ore 15.15 – ore 16.30 – ore 17.45
Prezzo Biglietto
€ 12 Intero (€9 + € 3 guida)
€ 10 Ridotto Residenti, studenti universitari, convenzioni (€ 7 + € 3 guida)
€ 8 Under 18 – dai 6 ai 18 anni (€ 5 + € 3 guida)
Gruppi massimo di 20 persone
Prenotazione obbligatoria entro il 23 luglio: info@museodisalo.it – +39 0365 20553
Per approfondimenti e richieste di informazioni in merito alla sezione museale
“L’ultimo fascismo 1943-1945. La Repubblica sociale italiana”
scrivere a inforsi@museodisalo.it